Assunta
(giovedì 13 novembre 2014)
Categoria:
Paura
DOLCE FIUME MOLGORA
14:50 del 13-11-2014
Buongiorno cari amici. Scusate il mio silenzio, ma ultimamente non avendo notizie di allegria, cerco di scrivere poco per non tediare anche voi, che avrete certamente la vostra dose di negatività. Per essere in tema, ieri sera è esondato ancora una volta il molgora, ricordate? il simpatico fiume che passa accanto alla casa di mia figlia, E' arrivato il sindaco, la protezione civile, e tutto il corteo di...... blateratori all'occorrenza. Per fortuna questa volta ha fermato la sua corsa sotto il portico, non riuscendo ad entrare in casa. Non potete immaginare come mi sono arrabbiata con mio genero, mai mi sono rivolta a lui in quella maniera, ricordo ancora il giorno del mio compleanno, di qualche anno fa, immersa nel fango fino alle ginocchia nella loro casa, doveva mettere delle paratie in metallo davanti alle porte, ma a distanza di anni, nulla ha fatto, nonostante io continuassi ad esortarlo a provvedere, Non vi dico la girata a mia figlia, che non ha mai insistito per il lavoro, l'ultima volta i danni ancora (visibili) hanno raggiunto la "cifretta di trentacinquemila euro, contate che da nemmeno quindici giorni, hanno comprato sala e salotto nuovi, perchè quelli di prima, hanno risentito dell'allagamento. Dovevo arrabbiarmi con mia figlia? Visto il problema, non bisogna dormire sugli allori, ormai il clima non lo permette più. Le ho detto che le romperò le scatole, fino a quando non faranno il lavoro, dovrei magari dire: arrangiatevi! Ma mi piange il cuore al solo pensiero dei danni, quando il fango e l'acqua riprendono il loro corso. Mio genero ha detto a muso dura alla signora sindaco che: se non indagheranno del perchè da un po' di anni succede questo inconveniente, partiranno le querele, contate che la casa è un antichissimo mulino centenario, il fiume serviva per il movimento delle pale, e pochissime volte è successo un disastro del genere, quindi qualcuno qualche colpa cel'ha! Pagano le tasse, salatissime! Ma manutenzione sotto zero.